"Se ritieni che non ci sia speranza, ti assicurerai che non ci sono speranze.Se pensi che ci sia un istinto per la libertà, ti assicurerai che c'è un'opportunità per cambiare le cose."
-Noam Chomsky
Con le dovute proporzioni crediamo che il percorso politico che ha portato alla riapertura del Brancaleone testimonia che nella nostra città c'è ancora la possibilità di segnare qualche piccola vittoria per chi scommette e crede nell'indipendenza. Per la sinistra di base che non vuole arrendersi al nichilismo o al minoritarismo votato alla sconfitta. Come è noto, i molti spazi abbandonati che sono tornati in vita a Roma e sono stati potenziati attraverso la pratica dell'occupazione o dell'autogestione, sono stati attaccati per anni dalla risoluzione 140. Un'idea di gestione miope e legalistica del patrimonio pubblico che ha coinvolto anche decine di associazioni che rappresentano il tessuto della società civile vivente e attiva della città.
Ora, tre anni dopo, possiamo dire che il fallimento dell'idea di "riorganizzazione e valorizzazione" del patrimonio pubblico che ha sostenuto quella risoluzione è sotto gli occhi di tutti. Nonostante ciò, è difficile stabilire un'idea alternativa nel dibattito pubblico della città. Ci piacerebbe poter ripartire dalla vittoria della riapertura del Brancaleone per aprire una nuova stagione. Una vittoria giudiziaria, ma anche politica e culturale, giocata su tutti i presupposti: quello della mobilitazione, della disputa politica e sociale, della negoziazione con le istituzioni locali (e su questo si può solo sottolineare la coerenza e la puntualità degli impegni assunti dal amministrazione del III Municipio). Tuttavia, siamo consapevoli che la riapertura del Brancaleone è assolutamente un risultato parziale, per quanto significativo possa essere all'interno della città, che prima di tutto ci serve per tornare a tessere discorsi, alleanze, idee condivise. Nessuno ci darà niente e - mentre i nuovi elenchi di sfratti sono pubblicati sui giornali - non vogliamo trovarci impreparati a resistere ma soprattutto vogliamo costruire le condizioni affinché nuove esperienze possano prosperare in tutta la città.
Brancaleone
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